Home Naples Antonio Conte, l’uomo capace di ribaltare i pronostici

Antonio Conte, l’uomo capace di ribaltare i pronostici

Antonio Conte, attuale tecnico azzurro, non è nuovo ad ereditare questo tipo di panchine, provenienti da annate precedenti disastrate e poco convincenti: prima con la Juventus nel 2011, poi con il Chelsea nel 2016 ed adesso con il Napoli nel 2024.

Percorso Juve

La stagione 2010 è stata una delle peggiori della storia bianconera, ma per larghi tratti ha creato uno spartiacque importante per l’ambiente. Ad assumere la massima carica del club fu Andrea Agnelli che scelse Giuseppe Marotta nel ruolo di direttore generale e Fabio Paratici in quello di direttore sportivo. Il primo anno della nuova guida dirigenziale come detto non ebbe risultati positivi, la Juventus guidata da Luigi Del Neri (che aveva raccolto precedentemente alla Sampdoria ottimi risultati) finì al settimo posto in campionato e quindi lontano dalle coppe europee. L’anno successivo il presidente Agnelli decise di ripartire proprio da Antonio Conte, ex capitano bianconero negli anni Novanta. Il connubio Conte-Agnelli si dimostrerà essere all’altezza delle aspettative sin da subito, compensando l’ottimo mercato svolto in estate dal duo Marotta-Paratici (con colpi come Arturo Vidal dal Leverkusen ed Andrea Pirlo arrivato a parametro zero) ed il lavoro portato in campo dal tecnico. Dopo aver iniziato la stagione con il suo collaudato 4-2-4 l’ex allenatore di Bari, Atalanta e Siena decise di ridisegnare la formazione prima con un 4-3-3 per poi passare ad un 3-5-2 che divenne il suo marchio di fabbrica da lì in poi (cambio di modulo sperimentato per la prima volta proprio in un Napoli-Juve). La Juventus concluse la stagione 2011/2012 al primo posto in campionato ad 84 punti con un complessivo di 23 vittorie e 15 pareggi senza nessuna sconfitta e con 68 gol fatti e 20 subiti (miglior difesa in Europa), riuscendo a portare in doppia cifra di gol più di un giocatore: Marchisio (10), Matri (10) e Vucinic (10). Quello del 2011 è stato il primo dei tre campionati dominati da Antonio Conte con la Juventus in Serie A.

Percorso Chelsea

Ovviamente anche per il Chelsea la stagione precedente all’arrivo del coach italiano fu completamente al di sotto delle aspettative. Nonostante i Blues venissero dalla vittoria del campionato nel 2014, il 2015 iniziò in salita, ed a seguito di diverse sconfitte consecutive il tecnico portoghese José Mourinho, autore della vittoria della scorsa Premier League, venne esonerato alla sedicesima giornata per far subentrare poi Guus Hiddink fino a fine stagione, che provò a risollevare l’annata con alcuni buoni risultati a cui ne seguirono altri non all’altezza, terminando il campionato al decimo posto ed uscendo agli ottavi di Champions League contro il PSG. La stagione 16/17 del Chelsea è iniziata con l’annuncio di Antonio Conte come nuovo allenatore. L’ex allenatore della nazionale italiana ha ereditato una squadra reduce dal disastro compiuto prima del suo arrivo. Sebbene si conosca Conte soprattutto per le sue esigenze relative al mercato ed alla voglia di voler allenare squadre sempre competitive, i blues aggiungono al proprio roster soltanto Ngolo Kante neocampione di Inghilterra con il Leicester di Ranieri, Marcos Alonso dalla Fiorentina e David Luiz di ritorno dopo l’esperienza a Parigi. Il Chelsea così come la Juventus ha iniziato la stagione con una linea di difesa a 4 con i senatori Terry e Ivanovic leader assoluti del reparto, ma dopo i primi tre risultati positivi consecutivi, nelle due giornate successive i londinesi incappano in due pesanti sconfitte prima con il Liverpool per 2-1 in casa e poi contro l’Arsenal per 3-0 in trasferta. A quel punto Conte decise di ritornare al suo dogma, la difesa a 3 base dei suoi successi negli anni addietro, ma questa volta con un cambiamento in avanti. L’allenatore si affidò a Moses e Alonso come quinti con Azpilicueta, Cahill e D.Luiz in difesa, Matic e Kante in mezzo al campo mentre i riferimenti in attacco passarono da due a tre con Hazard e Pedro liberi di svariare dietro al riferimento Diego Costa autore di 22 reti. Questo nuovo cambiamento portò il Chelsea a trionfare in campionato, mettendo a referto 30 vittorie (riuscendo a battere il record di vittorie stagionali di 29 appartenente a Mourinho nelle due stagioni 2004/2005 e 2005/2006), 3 pareggi e 5 sconfitte con una media punti di 2.45.

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L’uomo in più

In questo momento storico il Napoli ed i napoletani non potevano chiedere allenatore migliore, poiché tra i vari sondati, Antonio Conte è capace di dare una scossa psicologica all’intero spogliatoio, tanto è vero che nella giornata di ieri 13/06 l’agente di Alex Meret, Federico Pastorello, afferma che adesso i giocatori del Napoli sono entusiasti di far parte del nuovo progetto tecnico firmato Conte-Manna a differenza di qualche mese fa. Anche Aurelio De Laurentiis sembra pronto a farsi da parte, differentemente dallo scorso anno, convinto di aver affidato il proprio business nelle mani giuste e consapevole che per tornare a vincere da subito, così come fatto prima a Torino e poi a Londra dal tecnico leccese, bisogna assegnargli degli asset importanti provenienti prima di tutto da questa finestra di mercato. La scelta di Conte da parte del presidente è anche la dimostrazione di un percorso evolutivo importante, tanto da voler allontanarsi definitivamente dalla ricerca di allenatori e giocatori adatti al 4-3-3 e poter affidare al tecnico calciatori anche se non forzatamente “futuribili”, ma importanti per il suo calcio.