Home Napolitics Elezioni europee: 3 domande a Carmela Rescigno (Lega)

Elezioni europee: 3 domande a Carmela Rescigno (Lega)

“Più Italia meno Europa non è uno slogan ma un manifesto programmatico”

Chi è Carmela Rescigno?


“Sono una mamma, un medico, una politica. Sono una donna che si è sempre impegnata in prima persona lottando ‘’contro il sistema’’, ho fatto politica fin da ragazza e ho sempre messo i cittadini del Sud e le fasce deboli al primo posto. Mi sono sempre impegnata per aiutare i genitori in difficoltà e, soprattutto, le mamme single. In tutti questi anni sono sempre stata dalla parte di chi vive nelle case di edilizia popolare dove, tuttora, vivo con mio figlio e dalla parte dei malati in difficoltà. Credo nella legalità e nella giustizia ed è per questo che quando mi è stata proposta la presidenza della Commissione Anticamorra ho accettato immediatamente, nonostante i rischi che tale scelta poteva comportare. Non mi sono mai arresa e, soprattutto, non mi sono mai dimenticata chi sono, da dove vengo e quali sono i miei valori e le mie radici.


Perché si candida alle Europee?


“Perché questa Europa ci danneggia e, visto che non possiamo uscirne, bisogna cambiarla dall’interno. Tutto il potere che in questi anni abbiamo concesso all’Europa ci ha indebolito ed è arrivato il momento di riprendercelo. L’establishment europeo fa proposte assurde che invece di aiutare danneggiano la popolazione. Penso che i burocrati europei non abbiano mai visto un quartiere popolare e non abbiano mai parlato veramente con le persone che vivono in periferia. Loro pensano soltanto al libero mercato e si dimenticano delle vere priorità. In più di una circostanza ho usato anche parole pesanti dicendo che questa Europa ‘’puzza di marcio’’ e i fatti mi danno ragione. A questa gente non interessa dei quartieri difficili e delle persone in difficoltà, loro credono solo nel mercato, nella globalizzazione e nel liberismo sfrenato, ma così rischiamo di creare una frattura enorme tra le varie fasce della popolazione. Questa Europa è lontana dalle problematiche del Paese reale e non è in grado di dare risposte concrete ai cittadini in difficoltà. Con il suo lassismo e il suo buonismo non offre sicurezza, inoltre non comprende le esigenze delle persone che hanno difficoltà economiche, non capisce che i cittadini hanno bisogno di cibo sano, lavoro, sicurezza e di ospedali che funzionino ed è su questo che bisogna concentrarsi”.


Qual è la prima cosa che farà se eletta?


“Bisogna ridurre il potere decisionale dell’Europa e valorizzare le autonomie territoriali rimettendo al centro il cittadino e il territorio nazionale; e a questo proposito vanno riviste tutte le imposizioni e le leggi che i burocrati europei ci stanno propinando. Più Italia meno Europa non è un semplice slogan ma un manifesto programmatico; l’Europa ha troppo potere, bisogna ridurlo drasticamente. Questa Europa, come dicevo prima, ha sbagliato tutto quindi ci saranno tante cose da fare e tante leggi da riscrivere ma bisogna chiarire subito che nessuno viene a comandare a casa nostra. Dal mio punto di vista ci dovremmo concentrare soprattutto su sanità, periferie, varie forme di povertà e sicurezza. Un ulteriore aspetto, estremamente importante, è legato alla difesa dei nostri valori e della nostra cultura, il generale Vannacci ha ragione. Gli esponenti dell’ideologia woke e i fondamentalisti religiosi vorrebbero cancellarli e distruggerli ma noi non possiamo permetterlo. Un altro grande problema che l’Europa non ha saputo o voluto gestire è legato all’immigrazione e alla gestione dei flussi migratori. A tal proposito bisogna intervenire immediatamente per ridurre gli sbarchi e allestire nuovi centri direttamente nelle Nazioni di partenza. Inoltre va chiarito che l’Italia non può essere il campo profughi dell’Europa, non è pensabile che tutti i profughi che sbarcano debbano restare in Italia”.