Home Naples Il Napoli 2023/24 non riempie più il Maradona

Il Napoli 2023/24 non riempie più il Maradona

Calo di entusiasmo

O Bello ca nun abballe”, alias Rudi Garcia, da martedì pomeriggio non è più ufficialmente l’allenatore della Società sportiva calcio Napoli: ritornato nel limbo calcistico-sportivo dal quale, con una delle scelte meno azzeccate della sua ventennale gestione societaria, il presidente Aurelio De Laurentiis lo aveva tirato fuori la scorsa estate per affidargli le redini della squadra campione d’Italia.

A parte il meno dieci dall’Inter capolista e lo scudetto scucito per metà dalla maglia azzurra; a prescindere dalla qualificazione agli ottavi di finale di Champions League ancora in bilico nonostante un girone, Real Madrid a parte, oggettivamente modesto; sorvolando sulle quattro sconfitte su sedici gare disputate tra Serie A ed Europa e la confusione di idee, gioco e soluzioni tecnico-tattiche nel quale lascia la squadra che soli 6 mesi fa si cuciva un triangolino tricolore sulla maglia, altro (de)merito del già allenatore del Napoli di passaporto francese è quello di aver sopito se non addirittura spento l’entusiasmo di parte del tifo azzurro e della città che, prima del suo arrivo, si erano inebrianti di un sogno chiamato vittoria del campionato.

Il Maradona non è più il San Paolo di una volta

A dirlo i dati ufficiali – fonte Transfermarkt – sul numero di spettatori paganti allo stadio nelle prime dodici gare stagionali della massima serie calcistica italiana. Nella speciale classifica delle squadre con maggior presenza di pubblico nelle gare casalinghe, infatti, il Napoli occupa solo la quarta posizione: posizionandosi alle spalle di Inter, Roma, Milan e precedendo Lazio e Juventus. Specificatamente, i numeri raccontano di nerazzurri in vetta alla classifica degli incassi con 512.144 presenze totali e una media a partita di 73.163; la Roma a seguire con 374.639 spettatori complessivi e 62.633 biglietti staccati per singola partita; quindi il Milan con i suoi 361.812 paganti totali e una media gara di 72.362; e, infine, gli azzurri quarti con un totale presenze pari a 279.925 ed una media a partita di 46.654 tifosi allo stadio. A questo punto, però, qualcuno potrebbe obiettare che i dati sono in linea con quelli dell’avvincente e vincente cavalcata calcistica dello scorso campionato; quando il Napoli poi campione d’Italia occupò, a fine stagione, la medesima posizione in questa speciale classifica del pubblico pagante con una media gara pressoché identica di 46.311 spettatori.

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Pochi pienoni

Ci sono dei numeri, però, che fanno propendere se non per un peggioramento almeno per un raffreddamento dell’entusiasmo intorno alla squadra e, sicuramente, portato delle scelte, del non gioco e dei risultati dell’esonerato tecnico Garcia. In primis quello dei sold out; ovvero dei tutto esaurito. Sempre secondo Transfermarkt, infatti, tenendo come riferimento i dati del solo campionato, il Napoli che lo scorso anno primeggiò anche per numero di pienoni al Diego Armando Maradona, facendone registrare ben sette – al pari dell’Inter -, al momento ha visto l’impianto di Fuorigrotta riempirsi solo una volta nella gara pareggiata lo scorso ottobre con il Milan: scavalcato, perciò, dai soliti nerazzurri con tre sold out al Meazza ma anche dalla Roma con due tutti esauriti all’Olimpico.

La percentuale di riempimento

In secondo luogo, a testimoniare la disaffezione alla quale, senz’altro, l’avvio stentato di questa stagione avrà contribuito, la cosiddetta percentuale di utilizzo e/o riempimento dell’ex San Paolo che, benché il Napoli si presentasse ai nastri di partenza come squadra campione d’Italia, ha fatto registrare un 85,3% di riempimento  a fronte dell’84,6% dell’anno precedente: dato che colloca gli azzurri dietro tutte  le grandi squadre del Nord e al livello della Roma che, però, non ha vinto il tricolore e in campionato è sotto di punti e posizioni in classifica.

Mazzarri per cambiare il trend

Siamo certi che, in cuor suo, lui sempre attento ai bilanci economici prima che a quelli sportivi, convinto che i risultati nei secondi siano il mezzo per raggiungere buone performance nei primi, Aurelio De Laurentiis speri che Walter Mazzarri risollevi il Napoli non solo nella classifica della Serie A ma anche e soprattutto in quella delle presenze allo stadio e, consequenzialmente, degli introiti nelle casse della Società.